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lunedì 8 novembre 2010

Liberaci... grido, salmo 130



Dal profondo. I bambini uccisi prima di uscire alla luce; gettati appena nati nei cassonetti delle immondizie; seviziati, violentati, abbandonati.

Dal profondo.
I ragazzi e le ragazze venduti per il trapianto di organi e per la prostituzione; costretti a chiedere l’elemosina e a lavorare come schiavi; lasciati senza istruzione e senza gioco.

Dal profondo.
I giovani prigionieri della banalità, della volgarità, della violenza; asfissiati da una vita senza senso; svuotati da una sessualità senza amore.

Dal profondo.
Gli emarginati, gli handicappati, i drogati, i malati senza speranza e quelli che si spengono senza coscienza tra tubi e macchinari.

Dal profondo.
Le donne e gli uomini che non conoscono l’amore; le spose e gli sposi umiliati dall’abbandono; i genitori che hanno perduto i figli; le famiglie sotto il peso della miseria, della solitudine, della malattia.

Dal profondo.
I vecchi senza più affetti, abbandonati anche da coloro per cui hanno dato la vita.

Signore Dio, voglio gridare a te, ogni giorno, «dal profondo», per le tue figlie e i tuoi figli che sono nel profondo, e che forse non hanno più voce per pregarti. Ascoltami! MCI

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