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sabato 31 marzo 2012

La Settimana Santa...



La Parola venne nel mondo. La vita eterna si scelse il luogo di un cuore umano. Decise di abitare in questa tenda tremante, le piacque di lasciarsi colpire. Così la sua morte fu cosa decisa. Perché inerme è la fonte della vita. Dio nella sua eterna fortezza, nella sua inaccessibile luce, era inespugnabile, come spari di bambini le frecce del peccato si spuntavano alle bronzee mura della sua gloria. Ma Dio nell’abitacolo di un cuore, come era facile da raggiungere. Bastava un attimo per danneggiarlo. Più facile ancora di un uomo; perché un uomo non è solo un cuore; è cartilagine e osso, muscolo tenace e pelle indurita; ci vuol proprio una cattiva intenzione per ferirlo. Ma un cuore: quale bersaglio! Quale mai esca! Quasi senza pensare vi si indirizza il tiro della fionda. Quale tallone di Achille si era Dio procurato, in che pazzia si era mai gettato. Egli stesso aveva rivelato il punto debole del suo amore. Si era appena saputo che si trovava come un cuore tra tutti noi che affiliamo le frecce e assestiamo l’arco. Una pioggia lo sorprenderà, una grandinata; proiettili a milioni volano a bersaglio sulla piccola macchia rossa. Il suo cuore, che è senza difesa, non lo difenderà. Un cuo- re non ha intelligenza, infatti. Non sa perché si spara. Non ci sarà chi si schieri con lui. Lo si tradirà (ogni cuore è infedele). Non ci si ferma mai, infatti, si va, si corre; e poiché l’amore corre sempre più forte, correrà più forte anche il suo cuore incontro al nemico. Sua delizia è dimorare tra i figli dell’uomo, sua passione è sapere quanto piacciono i cuori stranieri, gli altri. Questo piacere ha voluto gustare, un gusto che gli è costato molto. Mai più dimenticherà questo gusto nelle più lontane eternità. Solo un cuore poteva progettare simili avventure, follie che conviene non raccontare a chi ha il ben dell’intelletto, che conviene passare sotto silenzio, che si covano soltanto in un’alleanza fra carne e sangue, follie del povero cuore che dalla sua povertà nascosta e da uno squallido campo terreno sa evocare tesori davanti a cui stupiscono i celesti.
(
H. U. Von Balthasar)

4 commenti:

lella ha detto...

Buona domenica delle Palme...

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lella

DDL ha detto...

Buongiorno Mari.! E Santissima settimana.! <3

Saray ha detto...

Parole meravigliose queste..Dio folle d'amore per noi..cosa può esserci di più grande e bello?
Cara Antonietta, in settimana sarò occupata in parrocchia e avrò poco tempo per passare qui. Ti auguro quindi in anticipo una Santa Pasqua a te e alla tua famiglia.
Tanti auguri per la tua salute, non dimentico mai le intenzioni per te nel Rosario. Ti abbraccio forte :)

Daniela Fassio ha detto...

Molto bella questa riflessione♥
Cara Mariella ti auguro una buona Settimana Santa nell'attesa dell'esplosione gioisa della Santa Pasqua!
Un abbraccio grande♥