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giovedì 31 gennaio 2013

I regimi totalitari...e gli estremi vissuti..

Perche' metto questo Post? Vivendo in Germania ho visitato spesso questi Lager, per andarci a pregare...a Dachau una cittaddina vicinissima a München...hanno una piccola casa le suore Carmelitane contemplative e sono in perenne preghiera per tutte le anime che sono sepolte qui'. I segni dei tempi non sono buoni allora stiamo attenti non arriviamo agli estremi sia poer la destra che per la sinistra..spero che passi qualcuno a trovarmi per aiutarmi a descrivere ieri, oggi, domani.

Il lager, modello estremo dello stato totalitario

Il lager era parte integrante della concezione nazista dello stato. Esso non serviva soltanto alla distruzionedell’avversario o alla sua riduzione a schiavo, ma anche a riprodurre il terrore come strumento di potere, rassicurando nel contempo chi, dando la sua piena adesione al regime, riteneva di non correre rischi, anzi si sentiva protetto: era insomma il simbolo di quella “schiavitù degli inferiori”. Il lager rappresentava inoltre il perfetto modello della società totalitaria spersonalizzata e organizzata sulla base di un sistema disciplinare integrale in cui ogni norma è costituita dalla pura volontà dei detentori del potere.
Ogni categoria in cui sono suddivisi i prigionieri è individuata da un contrassegnovisibile e collocata in un preciso gradino della struttura gerarchica; a ogni livello di status corrisponde addirittura un luogo fisico in cui i prigionieri sono alloggiati e da cui non possono uscire.
Alla base della piramide stavano gli ebrei (distinti da una stella o da un triangologiallo), venivano poi gli zingari e gli omosessuali (triangolo rosa), quindi icosiddetti asociali, cioè gli emarginati e i disoccupati (triangolo nero);seguivano i politici (triangolo rosso), accanto ai sacerdoti (triangolo viola). In cima alla piramide, infine, stavano i criminalicomuni (triangolo verde), detenuti tedeschi ai quali le SS affidavanogeneralmente il compito di mantenere la disciplina (i cosiddetti kapò) fra i prigionieri, compito che essi eseguivano solitamente con spietata brutalità. Alle SS spettavano le esecuzioni esemplari.Stella EbraicaStella Ebraica


Controllo sociale, dirigismo economico,espansionismo politico

Queste spietate repressioni rappresentavano il modello sociale e ideologico su cui si andava configurando il regime nazista, un regime totalitario che puntava all’assoggettamento completo e permanente degli individui e della società civile. Uno degli strumenti fondamentali di questo tentativo di controllo totale fu l’educazione. La scuola, le letture, gli svaghi dei giovani erano finalizzati alla formazione di una gioventù devota al regime, perfettamente indottrinata e, nel caso dei maschi, inquadrata in formazioni paramilitari come la “gioventù hitleriana”, che raccoglieva tutti i ragazzi dai 10 ai 18 anni. In queste organizzazioni il tempo libero si trasformava per i maschi in addestramento premilitare e per le femmine in preparazione alla maternità e alla procreazione, cioè alla continuità della razza.
Vennero eliminati tutti gli organismi di rappresentazione sindacale, sostituiti dal “fronte del lavoro” che comprendeva datori di lavoro, operai e impiegati.Attraverso una accentuata politica di riarmo, venne sostenuta la ripresaproduttiva dell’industria pesante. Una simile politica economica non poteva nonavere ripercussioni sulla politica estera, non solo perché il riarmo della Germania era proibito dagli accordi di pace siglati a Versailles, ma soprattutto perchécostituiva le basi di un minaccioso e aggressivo espansionismo.
Già nel 1933 laGermania era uscita dalla Società delle nazioni e, circa un anno dopo, ungruppo di nazisti austriaci e tedeschi, con un colpo di mano a Viennaconclusosi con l’assassinio del cancelliere austriaco Dollfuss, tentò (senzariuscirvi) di rovesciare il governo austriaco per inglobare l’Austria nella“grande Germania”.
(I forni crematori). Auguro a chi puo' di andare a trovare questi posti...la pelle diventa di oca il sangue si fredda,, nelle orecchie si sentano urla nel silenzio..

 
 
 
 
Come dardo di fuoco implorante sollievo lo sguardo di chi soffre. Sguardo che vuole speranza che chiede un conforto, ultimo e disperato grido per trovare il coraggio d'incontrare l'abisso. Abbiamo negato solidarietà e giustizia, dimenticato sollecitudine e responsabilità, sacrificato la passione per la verità, perduto il desiderio di fraternità e pace.Dobbiamo reimparare, allora, a conoscere il mondo per mezzo del pensiero e dell'amore, per rendere la persona una creatura degna e la gioia una scelta possibile.

 
 
quanti amari ricordi..anche se personalmente non li ho vissuti..solo il sentirne parlare mi fà rabbrividire...salutissimo.

 

 
 
E' vergognosamente tremendo ciò che è riuscito a fare l'uomo ad un suo fratello! Rimango sempre più stupita della freddezza e della crudeltà di certe persone! Nessun animale è così spietato in natura! Nessuno deve dimenticare, mai, anche se secondo me non è finita! Buon inizio settimana!
l Novecento, di cui Auschwitz è uno dei capitoli più aberranti, è conosciuto come il "secolo della morte", il "secolo dei genocidi" - tragica parola usata per la prima volta nel 1944 da un giurista polacco. E' il secolo in cui si accentua l'idea del "noi" illuminato e identitario, contro le minoranze, e la percezione dell'altro come nemico, sotto l'impulso del démone dell'espansione a qualsiasi costo. E' il volto distruttivo dell'Europa, terra della ragione calcolatrice e predatoria. Il Novecento è stato attraversato non solo da due guerre mondiali, ma anche da assassini di massa e continue violazioni dei diritti umani prima, durante e dopo di esse. Perché tanti orrori hanno accomunato democrazie liberali e regimi totalitari? Per quale motivi i genocidi e gli olocausti rappresentano il lato oscuro della modernità? Tutti i continenti, in tempi e modi differenti sono stati colpiti di questo virus che, ovunque si presenti, provoca una catastrofe della ragione, del buon senso, un'offesa all'uomo in quanto tale. Si tratta di orrori che non sono ancora finiti perché nel terzo millennio lo spettro del genocidio è ancora tra noi. Ecco la domanda che la "cultura della morte" impone: dobbiamo forse limitarci ad esorcizzare il genocidio o invece avviare un'operazione culturale che ne impedisca l'accadimento? L'auspicio che non si ripeta una nuova Auschwitz è stato tristemente disatteso. "Il genocidio nazista contro gli ebrei si è 'ripetuto' nella seconda metà del secolo in posti culturalmente e politicamente così diversi come la Cambogia, la Jugoslavia e il Ruanda" (M. Fleming) La logica che sostanzia la cultura della morte è la logica ispirata all'omologazione della popolazione, alla negazione del differente quale ostacolo sulla via della società perfetta, alla percezione dell'altro come fonte di paura, perché minaccia disgregatoria dell'unità. In breve, è la logica che considera l'io (o il "noi") sacro e tutto il resto demoni e terra a depredare. Mi scusi se il commento è troppo lungo ma le sue foto sono un invito a riflettere sulla radice del problema: l'utopia totalitaria. Da Pescara la saluto cordialmente. Il suo blog è un'isola preziosa che regala tante belle cose al navigante. Grazie. Pace e bene. Fra Eduardo

lunedì 21 gennaio 2013

Amica mia...ti rispondo!


Cara.... ti rispondo ....
Si, da straniera ho vissuto all'estero ..ho incontrato ..poveri, ma poveri,poveri.
Famiglie senza dove appoggiare il capo, mamme giovani venute dal sud con il giovane marito, nascevano bimbi, nella paura del domani,del travaglio della mamma che senza la lingua del posto non sapevano come partorire e piangevano di paura, tanta, paura nei medici, che non sapevano come sbrigarsela, famiglie affamate di companatico, ragazzi venuti dalla nostra terra disperati di droga, che piangevano e cercavano la mamma, ma la droga e' il loro Dio.
Malati psichici, che venendo all'estero pensavano di trovare la pace e la felicita'.
Si tanta fame nei poveri.
Credimi raccontartelo non mi e' facile, piango insieme al loro.
Poteva fare breccia la Parola che si fece carne 2000 mila anni fa?



L'annunciavamo ma se non intervenivamo era quello importante.. l'umano. Dopo il lavoro la casa la scuola cercavano di piu', lascio a te le considerazioni.
Ho conosciuto ricchi, - saturi del troppo,del bello dell'avere, stanchi, annoiati, delusi, disperati nel vuoto.





 Ecco nel "Vuoto" la parola chiave, li non puoi piu' cercare, come nei poveri, la speranza di tempi migliori.
No li' non ha piu significato combattere, per che cosa? Hanno tutto, neanche piu' i valori, fanno leva su loro,
La stanchezza psichica e fisica e allo estremo.
Li', ho visto.. l'Annuncio essere accolto nella disperazione...oppure...
Lascio a te le conclusioni.



I sacerdoti oggi debbono ben sapere chi hanno davanti,
spiritualmente:
 -Un uomo affamato oppure uno disperato, un uomo fatalista che aspetta la divina provvidenza.... cambi la sua situazione di fame o di indigestione.
Si l'uomo nel suo complesso, con la propia storia culturale, famigliare e spirituale, in tutte le nazioni del mondo.


Ecco Dio, e' il Dio di tutti, di tutte nazioni lingue colori di pelle religioni, ama tutti, non ci sono differenze, Lui ci aspetta nella disperazione, quando avremo da noi allontanato tutti i pregiudizi, intelletualita' giochi di parole e fatti, nell'avvenimento storico di ogni persona.

Ecco il punto finale: la scelta!
Lui e' l'Amore Infinito, non bastano sacerdoti, anche noi siamo chiamati. Un sorriso tvb.

giovedì 10 gennaio 2013

Un momento...fermiamoci..


Il mondo è ricolmo di suoni, di colori, d’aria non ancora respirata dalla paura.
 di sogni buoni ancora per essere sognati.
Come fare allora per divincolarci, per sciogliere le catene dell’abitudine e planare aldilà di noi? Abbiamo già tutto ciò che ci occorre: L’udito. Impariamo ad ascoltare, fermiamoci a sentire, perché si sente con gli orecchi e col cuore. Usiamo il verbo “sentire” anche quando parliamo di sentimenti. Questo, dovrebbe svegliarci dal nostro torpore, divincolandoci dalla nostra confusa abitudine di concentrarci sempre su ciò che ci manca e mai su ciò che abbiamo, che è nostro.
Il mondo è ricolmo di suoni, di colori, d’aria non ancora respirata dalla paura, di sogni buoni ancora per essere sognati. Concediamoci ogni giorno un tempo per volare, graffiamolo alla nostra corsa: fermiamoci.
Anche il suono del traffico cambierà, perché questa volta, per la prima volta lo ascoltiamo. Non ci prenderà alle spalle. Presto, ci accorgeremo che tutto ciò che ci disturba, lo fa solo perché non ci fermiamo ad ascoltarlo. Tutto se vogiamo può cambiare. Tutto può davvero fare parte del nostro volo. Ritorneremo riposati, sorridenti. Perché la chiave si nasconde dietro alla nostra consapevolezza. Ora è arrivato il momento. Apriamo i cancelli, alla vita...
ecco la Vita ci viene incontro...

martedì 1 gennaio 2013

Buon Anno 2013! Nel mondo l Pace!,,




Preghiera "Ebraica per la Pace!"
Venite, saliamo al monte del Signore affinche' possiamo camminare sui sentieri dell'Altissimo.
E delle nostre spade faremo.. zappe, e delle nostre lance.. falci.
Una nazione non levera' piu' spada contro l'altra. E nessuno avra' paura, perche' la bocca del Signore degli eserciti ha parlato!
Preghiera "Mussulmana" per la Pace!
Nel nome di ALLah, clemente, il miesericordioso.
Sia lode al Signore dell'universo che ci ha creato e costituito in tribu' e nazioni, affinche potessimo conoscerci, non disprezziamoci a vicenda.
E i servi di Dio, Santi sono quelli che camminano sulla terra, con umilta', e nel rivolgerci a loro. diciamo: "PACE".


Preghiera per la Pace dei nativi americani "Indiani"!
O Grande Spirito dei nostri antenati, a te elevo il mio calumet. Ai tuoi messaggeri: i quattro venti, e alla Madre Terra che provvede ai tuoi figli. Donaci la saggezza per insegnare ai nostri figli l'Amore. Impariamo a condividere tutto il bene che ci doni sulla Terra.

Preghiera per la Pace degli indigeni "Africani!"
Dio onnipotente, il Grande Pollice cui non si sfugge per stringere qualunque nodoil Tuono fragoroso che fende gli alberi possenti: l'onniveggente Signore che su dal cielo vede persino le impronte di un antilope su una massa rocciosa qui in Terra, Sei la pietra angolare della pace.
Preghiera "Buddhista" per la Pace!
Che le creature smarrite in deserti impervi e spaventosi, bambini, anziani, indifesi,siano protette dai caritatevoli spiriti celesti e che presto raggiungono la Buddhita'!

  

Preghiera "Sikh" per la Pace
Dio ci giudica secondo le nostre azioni, non in base alla veste che indossiamo: tale verita' e' al di sopra di tutto, ma lo e' ancor piu' una vita vissuta nella verita'. Sappiate che amando si raggiunge Dio, e che, quella vittoria soltanto e' duratura e grazie ad essa nessunoo e' sconfitto.

Preghiera "Cristiana" per la Pace!
Beati i pacifici che saranno chiamati  Figli di Dio!
E cio' che volete gli altri vi facciano, .. fatelo anche a loro.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il nome Tuo, venga il Tuo Regno sia fatta la Tua volonta', come in cielo cosi' in terra!!! Amen Alleluja